Le Politiche di Ateneo per la verifica degli apprendimenti forniscono un ulteriore contributo al miglioramento continuo della qualità dei processi formativi ed hanno lo scopo di dare sostanza alle indicazioni di:

a. Standards and Guidelines for Quality Assurance in the European Higher Education Area 

b. Linee Guida del processo AVA-ANVUR (ed.2017), che, nel definire l’indicatore R3.B, recitano: Il CdS dichiara in maniera trasparente i criteri di verifica dell’apprendimento, le modalità di attribuzione degli esiti delle prove finali e intermedie e le modalità di comunicazione agli studenti.

c. Linee di indirizzo per lo sviluppo professionale del docente e strategie di valutazione della didattica universitaria (QUARC, ed.2017), con particolare riferimento al punto 1.4 “monitoraggio e valutazione dell’apprendimento”. d. Regolamento Didattico di Ateneo, articoli 16, 17, 24. 1

Scopo delle politiche di Ateneo per la verifica degli apprendimenti è anche quello di individuare le responsabilità di gestione e monitoraggio delle attività, anche in relazione a quanto previsto nel Sistema di gestione qualità dell’Ateneo, riportato nel “Manuale qualità” del Sistema stesso. L’attività di “verifica degli apprendimenti” trattata nel documento include l’esame finale di laurea o laurea magistrale, ove non diversamente indicato.

Nella progettazione e realizzazione dell’offerta formativa e delle singole attività formative di ogni Corso di studi l’Ateneo si pone l’obiettivo di rendere centrale e di incoraggiare il ruolo attivo dello studente nel processo formativo, ponendo la massima attenzione a tutte le fasi del percorso e sviluppando strumenti adeguati per la valutazione degli apprendimenti. I risultati di apprendimento raggiunti dallo studente debbono essere pertanto analizzati durante tutto il processo formativo attraverso verifiche regolari e differenziate, anche frazionate, calibrate sui risultati di apprendimento attesi specificati nelle schede delle singole attività formative.