Sostenibilità

Nel 2015, quando furono fissati i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, lo scetticismo di fondo era palpabile perché si temeva che si trattasse di semplici slogan di una Istituzione troppo lontana dalla vita reale delle persone. Al contrario però, l’individuazione di questi obiettivi (peraltro resi più precisi grazie ai 169 sotto obiettivi) ha convogliato le energie vitali di numerose persone impattando in maniera sempre più evidente nella vita di tutti noi. Oramai siamo abituati a vedere quali obiettivi dell’Agenda 2030 ispirano i vari eventi e progetti, e abbiamo preso confidenza coi pittogrammi che li contraddistinguono. Certamente, trattandosi di obiettivi molto sfidanti, i quindici anni previsti (2016-2030) non saranno sufficienti per raggiungerli completamente, ciò nonostante, porsi dei traguardi ben delineati consente di ottenere ottime performance, alcune volte anche insperate. Ed è proprio per questo che l’Università di Camerino ha deciso, nel 2022, di dotarsi di un Piano di Sostenibilità denominato Route 2030, che lega e coordina tutte le azioni dell’Ateneo legate all’agenda ONU dal punto di vista operativo e gestionale.
Fare Sostenibilità, in essenza, vuol dire organizzare le attività attorno alla propria Comunità, per questo è lecito affermare che il grande punto di forza di UNICAM è stato quello di averla creata questa Comunità e di averla poi coltivata, sviluppata e coesa grazie al quotidiano lavoro di centinaia di persone. Non è una questione solo delle ridotte dimensioni che aiutano a mantenere accesi i rapporti umani e nemmeno dei soli eventi sismici, ben due (1997 e 2016), che hanno stretto gli abitanti in unico saldo abbraccio. Il senso di comunità di UNICAM viene da molto più lontano, dai suoi quasi settecento anni di paziente lavoro dei propri docenti e del proprio personale a completo servizio degli studenti e del loro (e nostro) futuro. Ed è proprio su questa base e in favore di questa comunità che tutti gli sforzi dell’Ateneo, siano essi relativi all’ambiente, all’energia o alla mobilità, hanno sempre come chiave di lettura quella di voler lavorare per le persone, al fine non solo di garantire, ma anche di migliorare, il benessere di tutte le persone che, a qualsiasi titolo, entrano in contatto con l’Università.

Ing. Andrea Braschi, Direttore Generale