Corso intensivo ad Unicam sulla gestione sostenibile delle praterie nell'ambito del progetto "Transuman"

Dal 9 al 12 maggio l’Università di Camerino ha ospitato un Corso Intensivo internazionale sulla “Gestione sostenibile dei sistemi pastorali” realizzato nell’ambito del progetto TranSuMan, progetto di cooperazione universitaria finanziato dal Programma europeo ERASMUS+, e che vede come capofila proprio  l’Università di Camerino, che coordina un partenariato internazionale formato dall’Università Babes-Boylai di Cluj-Napoca (Romania), dall’Università della Tessaglia (Grecia) e dall’Università Cattolica di Valencia (Spagna). 
TranSuMan mira a sviluppare un approccio didattico innovativo finalizzato alla costruzione di una figura professionale in grado di affrontare in modo multidisciplinare la gestione sostenibile dei sistemi pastorali europei. Questo approccio punta a combinare e integrare le conoscenze accademiche dei diversi partner e l’esperienza degli attori locali, per sviluppare strumenti e materiali didattici online e momenti formativi stimolanti per gli studenti, coinvolgendoli in esperienze sul campo importanti per il loro inserimento nel mondo del lavoro. 
TranSuMan si rivolge a studenti di laurea triennale, magistrale e dottorandi, ricercatori e docenti dei Corsi di Laurea affini ai temi del progetto (ad es. Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali, Biologia, Medicina veterinaria, Produzioni animali), nonché a stakeholder locali (agricoltori, associazioni di agricoltori, enti pubblici, gestori e tecnici della rete Natura 2000 e delle aree protette).
 
Il Corso intensivo di quattro giorni tenutosi presso Palazzo Castelli costituisce una delle tappe decisive di un processo che si è sviluppato finora attraverso la condivisione di conoscenze ed esperienze tra i partner, che ha portato alla definizione di linee guida condivise per la gestione sostenibile e partecipata dei pascoli e di un metodo di insegnamento comune che coinvolga gli stakeholder locali sia come docenti che come discenti; la mobilitazione delle comunità locali e la creazione di un ambiente di collaborazione tra il mondo accademico e quello extra-accademico, attraverso la creazione di Green Team locali che riuniscono esperti, attori locali, docenti, ricercatori e studenti delle università partner, con il compito di convalidare i risultati del progetto e produrre materiali didattici sui temi in esame; la creazione di Open Educational Resources sui temi del progetto. Hanno partecipato come stakeholders le aziende “La sopravissana dei Sibillini” di Silvia Bonomi e “Le delizie dei Fratelli Angeli” di Pieve Torina; un contributo importante è venuto anche del Parco Nazionale dei Monti Sibillini nella persona del Dr. Alessandro Rossetti.

“Il Corso, che ha coinvolto otto studenti e due docenti per ogni università partner, - ha sottolineato il prof. Andrea Catorci, responsabile del progetto – ha avuto lo scopo di testare la metodologia e i materiali didattici sviluppati attraverso esercitazioni pratiche su un caso studio concreto all’interno della Riserva di Torricchio. I Test effettuati hanno provato l’efficacia delle metodologie didattiche proposte ed adottate. I passi successivi saranno ora il perfezionamento della metodologia, l’organizzazione di un evento moltiplicatore in ogni paese coinvolto (all’interno di importanti manifestazioni agroalimentari nazionali) e di una conferenza finale internazionale a Valencia, per presentare e diffondere i risultati ottenuti”.

Un sentito ringraziamento va a Il Paniere, Pasticceria Braghetti, Panificio VAC, Forno di Mamma Maria e Panificio Fronzi, per aver offerto i coffe break nelle giornate dei lavori, partecipando così alla promozione del territorio.
 

Foto di gruppo di tutti i partner del progetto
data di pubblicazione
autore
Egizia Marzocco