Gruppo di Ricerca in “Dipendenze da sostanze d’abuso”

Il gruppo di ricerca in "Dipendenze da sostanze d'abuso", coordinato dal prof. Roberto Ciccocioppo della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, è prevalentemente composto da farmacologi, ma attinge a competenze provenienti dagli ambiti della neurofisiologia, della biologia molecolare, della fisica e della psicologia. Le attivita’ scientifiche del gruppo coordinate, composto dal prof. Massimo Ubaldi, dal dott. Nazzareno Cannella, nonchè da numerosi post-doc e dottorandi, che si concentrano principalmente sullo studio delle basi neurobiologiche e sullo sviluppo di terapie innovative per il trattamento di patologie psichiatriche con enfasi sulla dipendenza da sostanze da abuso. L'attenzione è anche dedicata allo studio dei neurocircuiti e dei meccanismi molecolari che controllano i disturbi emotivi e cognitivi associati a esposizione protratta a sostanze d'abuso o a stress cronico. 

Recentemente il gruppo di ricerca, in collaborazione con prestigiosi laboratori americani, ha avviato un programma di ricerca volto ad identificare le varianti geniche che predispongono al rischio di sviluppare dipendenza da oppioidi. Questo studio si pone, inoltre, l’obiettivo di comprendere come l’ambiente attraverso modificazioni epigenetiche possa contribuire nel rendere l’individuo più vulnerabile nei confronti di queste sostanze. Il progetto coinvolge un team internazionale multidisciplinare composto da esperti nei settori delle scienze delle dipendenze e degli studi comportamentali, nella neurobiologia, genetica, genomica computazionale, bioinformatica e calcolo ad alta velocità. 

I risultati di questo lavoro potranno contribuire a migliorare le terapie per il trattamento della dipendenza da sostanze e potranno contribuire ad ottimizzare le scelte terapeutiche nell’uso dei farmaci oppiodi nel trattamento del dolore. 

Come noto, l'abuso di sostanze ha un impatto enorme sulla salute pubblica ed ha costi sociali, sanitari e umani enormi. Negli ultimi anni, l’uso illecito di oppioidi è cresciuto enormemente, tanto che negli Stati Uniti si parla di “opioid epidemics”. Cio' rende questo programma di ricerca di particolare importanza ed attualità.